nasci e una facciata del tuo cubo ti sembra già fatta, indifferente il colore, importante l'unicità, poi cresci e cominci a creare un'altra facciata, giri, brighi, sposti. Con soddisfazione, con rabbia, a volte per caso, con testardaggine, con merito e a volte per inerzia la tua facciata sembra formarsi ma poi proprio mentre cerchi di sistemare gli ultimi tasselli ti accorgi che dall'altra parte i colori si sono mescolati, le tue facciate non ci sono più. Non riesci più a controllare il tuo cubo, istericamente provi a risistemare le cose ma riesci solo a peggiorarle e allora ti fermi con il tuo cubo incasinato tra le mani e pensi, tutti questi anni e non aver capito un cubo!
nonsipuòmorireora
lunedì 9 luglio 2012
lunedì 30 aprile 2012
febbre
Amo le parole, non tanto quelle parlate, anche se è chiaro che un bravo oratore può incantare, ma amo le parole scritte.
Nel loro comporsi in frasi c'è la capacità di cambiarti la giornata, la forza di scatenare un susseguirsi di ragionamenti e sensazioni.
Ho la febbre da tre giorni, ma non sono i farmaci che a causa di alcuni valori da approfondire non ho ancora iniziato a prendere, credo sia una banalissima influenza. Ma la febbre mi rende molto vulnerabile e sensibile e quando riesco a leggere qualche post di alcuni blog che seguo o che trovo per caso mi commuovo fino alle lacrime, li trovo così belli.
giovedì 19 aprile 2012
un viaggio
Ieri ho fatto un viaggio strano, in un paesino fuori dal tempo e circondato dal bosco. Nella pioggia ho trovato la mia bambina piccola, infreddolita e sola, maltrattata e tradita. Era rannicchiata in un angolo buio, nascosta, perduta e tremante.
Mentre l' abbracciavo forte piangendo le ho chiesto perdono. Poi dopo averla pettinata e scaldata l'ho portata con me per amarla e prendermene cura.
E' così piccola ma così potente da riempirmi il cuore e l'anima, come niente mai.
mercoledì 18 aprile 2012
venerdì 6 aprile 2012
giovedì 5 aprile 2012
non so
Non so se definire "preghiera" il pensiero che rivolgo al cielo, a dio, o al destino, certo è, che dopo aver reclamato con rabbia il diritto a un piccolo condono, il mio animo, quasi improvvisamente, si placa. Mi accorgo, con il profondo del mio spirito, che arrivare fino a qui è già stato un enorme buono-sconto. Quindi ora basta, devo smetterla di rinviare! Domani vado a ritirare gli esami e prenoto la visita con il mio nuovo coach.
Ma no, domani è venerdì, meglio la prossima settimana.
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